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Criptovalute

“Le banche sono in preda al panico per le criptovalute”: il terrore dilaga a Wall Street

Published by
Michele Felice

John Deaton, ormai noto avvocato di XRP della causa contro la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, ha pubblicato un video in cui il presidente della SEC Gary Gensler parla di come le banche siano in preda al panico a causa dell’emergere del mercato delle criptovalute.

È un argomento di conversazione comune negli Stati Uniti, dove si è registrato un aumento delle azioni esecutive e dove manca la chiarezza giuridica sul mercato delle criptovalute. Resta da chiarire anche il motivo per cui le autorità sono avverse all’ambiente web 3.0.

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La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha avviato una serie di procedimenti esecutivi contro le compagnie del settore delle criptovalute a partire dal gennaio 2023. Il governo ha perseguito grandi nomi come Coinbase, Binance e Kraken. La principale accusa avanzata in carico a tali organizzazioni è quella di vendita non registrata di beni digitali. Ma la questione se certe criptovalute debbano essere considerate titoli o materie prime, è un argomento a parte.

Nel frattempo, da tempo si ipotizza che siano le grandi banche di Wall Street a cercare di aumentare la propria quota di mercato nell’ecosistema delle criptovalute. Il loro obiettivo sembra essere quello di ultimare l’azione prima che le normative siano semplificate.

Le banche stanno soffrendo il “panico da criptovalute”

L’avvocato John Deaton, che rappresenta oltre 76.000 titolari di token XRP nella causa in corso contro la SEC, sostiene da tempo che le grandi banche di Wall Street vogliono accaparrarsi una parte del mercato delle criptovalute. Oltre al fatto che questo è il motivo per cui la SEC la sta tirando per le lunghe sulla parte normativa del processo. La causa è contro la SEC per non aver regolamentato correttamente le criptovalute e trarre vantaggi sleali dalla situazione per dettarne la politica.

La dimostrazione più recente a supporto della tesi è di certo la pubblicazione di un video del 2018 in cui si sente l’investitore statunitense Tim Draper dire al presidente della SEC Gary Gensler che le banche sono in preda al panico per l’emergere del settore delle criptovalute.

“Si possono sentire i banchieri che stanno dando di matto in questo momento (2018). Si uniscono per dichiarare che non permetteremo che questo accada”.

Secondo Draper, la preoccupazione deriva dal potenziale dirompente delle criptovalute e dal timore che gli operatori storici possano intentare cause. Esercitare pressioni mediatiche e influenzare le autorità governative nel tentativo di rallentare l’adozione delle criptovalute. Secondo Deaton, tutto ruota attorno alla salvaguardia delle posizioni degli operatori storici. Cioè lebanche.

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