Manovra fiscale 2023: pensione, bonus sociale, flat tax e cuneo fiscale, un boom di novità (da sistemare)

La manovra fiscale del prossimo anno riguarderà il cuneo fiscale, le pensioni ma anche la flat tax e naturalmente il caro bollette. Proviamo a scoprire tutte le novità per il 2023.

Il nuovo Governo si appresta a varare una nuova manovra fiscale per finanziare diverse misure che gli italiani si aspettano, vista la congiuntura economica particolarmente sfavorevole che stiamo attraversando. C’è da dire però che gli interventi da eseguire al più presto sono tanti e forse non ci sono le risorse per finanziarli tutti.

MANOVRA FISCALE 2023
MANOVRA FISCALE 2023 (Canva)

Purtroppo i fondi a disposizione sembrano non essere sufficienti per tagliare le tasse sul lavoro, il caro energia, le pensioni, la flat tax. In ogni caso questo esecutivo dovrebbe agire in tempi serratissimi, per ottenere la fiducia dalla Camere entro il 31 dicembre, evitando così di ritrovarsi nell’esercizio provvisorio.

Manovra fiscale 2023. dal bonus sociale alla flat tax

Ma entriamo un po’ più nel dettaglio di questa manovra economica: dovrebbe essere pari a circa 30 miliardi di euro lordi dei quali 22 recuperati dal rialzo del deficit al 4,5%. Le somme più ingenti dovrebbero essere destinate al caro bollette che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese italiane.

Si pensa al bonus sociale, al credito di imposta e ad altre misure che dovrebbero ridurre i prezzi del gas che, pur essendo in queste settimane in diminuzione, torneranno a salire nei primi mesi del prossimo anno. Le risorse rimanenti dovrebbero venire convogliate su pensioni e flat tax.

Sulla flat tax si punta all’estensione al 15% per le partite Iva e gli autonomi che hanno ricavi fino a 85 mila euro, oggi fissati a 65 mila. Le risorse per coprire questa misura dovrebbero arrivare dai risparmi nel settore fiscale. L’intera operazione dovrebbe avere un costo totale di circa 500 milioni di euro. I soldi necessari potrebbero derivare da un intervento sulle deduzioni e le detrazioni, con la riduzione degli sconti fino al loro azzeramento, a partire dagli 85 mila euro di reddito.

Un’altra misura del Governo Meloni, annunciata in campagna elettorale, è quella che prevede l’intervento sul cuneo fiscale con l’obbiettivo di arrivare al taglio di 5 punti: in realtà in questa prima manovra ci sarà soltanto la proroga del taglio di 2 punti, che interesserà i lavoratori il cui reddito arriva fino a 35 mila euro annui.

Pensioni 2023

Anche per le pensioni sono previste importanti novità con l’abbandono di Quota 100 e la bozza di un nuovo schema pensionistico. Inoltre ci dovrebbe essere anche una misura per l’indicizzazione delle pensioni che, come sappiamo, sono inadeguate al costo della vita e gli importi fermi da troppo tempo.

L’esecutivo Meloni si ritrova tra le mani anche il Decreto Aiuti contenente 9,1 miliardi di euro lasciati dal governo Draghi: 4 o 5 miliardi saranno utilizzati subito per il finanziamento delle misure contro il caro energia. La restante parte in dotazione verrà impiegata per interventi inseriti nel decreto ma che produrranno effetti solo nel corso del 2023. Tra le misure che verranno adottate, l’estensione massima del tetto sui fringe benefit che i lavoratori potranno utilizzare per pagare le bollette, attualmente fermo a 600 euro, ed anche la proroga del credito di imposta per le imprese energivore. Infine previsto il taglio delle accise di 30,5 centesimi sui carburanti.

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