Canone Rai, sorpresa (e delusione): cosa succederà davvero nel 2023, sembrava impossibile

Chi dice che il Canone Rai deve necessariamente uscire dalla bolletta della luce? Il Ministero dell’Economia e della Finanza smonta una certezza.

Nessun fondamento alle voce che parlano di una esclusione del Canone Rai dalla fattura dell’energia elettrica. La notizia destabilizza gli italiani.

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Sono mesi che i cittadini si chiedono cosa accadrà nel momento in cui il Canone Rai uscirà dalla bolletta della luce. Una domanda fondata sul presupposto che il matrimonio tra imposta e fattura dovesse finire a causa delle direttive UE – ogni voce non collegata direttamente all’energia elettrica dovrà essere tolta dalla bolletta della luce. Da qui l’inizio di mille interrogativi su come i contribuenti avrebbero corrisposto il Canone da gennaio 2023 e su quale sarebbe stato l’importo richiesto con l’anno nuovo. Ebbene, un’affermazione del Mef sembrerebbe smentire l’uscita del Canone dalla bolletta. “Le voci di un’esclusione del Canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate” si legge in una nota del Ministero.

Il Canone Rai può restare nella bolletta, ecco i motivi

Il Pnrr ha un obiettivo, tutelare la concorrenza del mercato dell’energia elettrica. In quest’ottica sono state date diverse direttive ai Paesi Europei da seguire ma togliere il Canone dalla fattura non è una di queste. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, infatti, non ha mai considerato l’imposta sulla detenzione di un apparecchio audio-televisivo come un impedimento alla libera concorrenza sul mercato dell’energia. Unica condizione un pagamento trasparente per i contribuenti, cosa che accade.

Il Canone in bolletta, dunque, non è più da considerarsi un onere improprio come stabilito dal vecchio esecutivo? I sindacati chiedono chiarezza perché il clima di incertezza in cui i cittadini sono vissuti fino ad oggi ha una scadenza prossima, il 31 dicembre 2022. Inoltre, la confusione crea problematiche anche per la Rai stessa che ancora non sa da dove arriveranno i finanziamenti nel 2023. I sindacati, dunque, richiedono un incontro urgente con il Tesoro per discutere del Canone in fattura e manifestare apertamente le loro preoccupazioni.

Il Codacons e la richiesta dalla parte dei cittadini

Tutte le preoccupazioni svanirebbero se l’imposta venisse abolita. Questa la proposta del Codacons che già più volte ha mostrato il risentimento per una tassa che i contribuenti sono obbligati a versare quando non ce ne sarebbe bisogno. Come ogni altra emittente, infatti, anche la Rai potrebbe ottenere i finanziamenti dalla pubblicità. Lo scenario televisivo è cambiato e sarebbe il momento perfetto per un’abolizione del Canone. Da non dimenticare, poi, che le bollette rappresentano un onere impegnativo per le famiglie anche senza l’aggiunta dell’imposta. Eliminare definitivamente la voce significherebbe evitare di togliere 90 euro all’anno ai contribuenti. La proposta, inutile dirlo, trova pieno appoggio da parte dei cittadini. Chissà se sarà abbastanza convincente per gli alti vertici.

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