Cambia l’ISEE, forse ora puoi avere tutti i Bonus persi per un soffio: controlla bene

Per accedere alle prestazioni offerte dai tanti bonus del Governo ci sono soglie ISEE differenti. Vediamo quali sono.

Molti italiani hanno grosse difficoltà economiche in un momento storico come quello attuale e spesso arrivare a fine mese diventa un’impresa. Per questo il Governo ha dato la possibilità ai cittadini meno abbienti di richiedere diversi tipi di bonus: si va dallo sconto per le bollette al bonus occhiali, dal reddito di cittadinanza al bonus per le spese scolastiche fino a quello per la prima casa e altri.

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C’è però un requisito da possedere, ovvero rispettare le differenti soglie ISEE per ogni bonus. Infatti sembra che un povero non sia povero per tutte le categorie ma che le difficoltà economiche di una famiglia cambino a seconda del contesto. Scopriamo allora le diverse soglie ISEE per accedere agli aiuti statali.

Cos’è l’ISEE e cosa misura

L’ISEE è un indicatore economico che calcola la situazione famigliare e comprende sia i redditi percepiti nell’arco dell’anno sia il patrimonio mobiliare e immobiliare di ogni componente del nucleo. Bisogna quindi fare molta attenzione e non confondere l’ISEE con il reddito, che si basa soltanto sui guadagni percepiti sia con lo stipendio che da affitti.

La differenza è quindi sostanziale, perché una famiglia può avere delle proprietà, delle automobili e del denaro sul conto corrente e il calcolo dell’indicatore Isee darà un risultato diverso rispetto a chi ha soltanto redditi da lavoro. Per ottenerlo si deve compilare la Dichiarazione sostitutiva unica, il documento in cui devono essere inseriti tutti i dati su immobili e beni mobile presenti nel nucleo familiare.

L’INPS e l’Agenzia delle Entrate provvederanno ad accertare che le informazioni dichiarate corrispondano al vero. Nel caso di false dichiarazioni non solo si perde il bonus percepito ma si deve restituirlo. In più si incorre in conseguenze penali. Inoltre per due anni non si potranno percepire alcun tipo di bonus statali.

Le tipologie richieste

Per ottenere l’ISEE di cui si ha bisogno bisogna compilare un’apposita Dichiarazione sostitutiva unica, in modo da accedere alla prestazione dedicata. L’Isee può essere di varie tipologie:

  • Isee università: dà diritto all’accesso a benefici per il diritto allo studio;
  • Isee ordinario: è il tipo che si può utilizzare per molte agevolazioni diverse;
  • Isee sociosanitario: è quello che possono richiedere le persone con disabilità o non autosufficienti che hanno bisogno di assistenza domiciliare;
  • Isee sociosanitario residenze: è destinato alle persone che vivono in RSA o in case di riposo;
  • Isee corrente: si utilizza quando ci sono cambiamenti rilevanti del reddito ed è un indicatore aggiornato all’ultimo anno;
  • Isee minorenni: è quello rivolto agli aiuti in favore di minorenni con genitori non conviventi o non coniugati fra loro.

Prestazioni e soglie ISEE

In base al tipo di prestazione sono previste soglie ISEE differenti. Sussistono infatti limiti diversi per le varie prestazioni, che se non si rispettano impediscono l’accesso al bonus. Di seguito riportiamo tipo di prestazione e limite previsto:

Pensione e reddito di cittadinanza: fino a 9360 euro

Contributo ai genitori con figli disabili: fino a 3000 euro

Bonus affitti: fino a 35 mila euro

Bonus telefonico: fino a 8112,39 euro

Bonus tasse universitarie: fino a 20mila/30 mila euro

Bonus prima casa under 36: fino a 40 mila euro

Bonus occhiali: fino a 10 mila euro

Bonus energia: fino a 12 mila euro o se ci sono 4 o più figli fino a 20 mila euro

Bonus psicologo: fino a 50 mila euro

Assegno di maternità da parte dei Comuni: fino a 17747,58 euro

Carta acquisti: fino a 7120,39 euro

Sconto canone Rai over 75: fino a 8.000 euro

Inoltre ci sono altre soglie ISEE che vanno da un minimo ad un massimo per il calcolo dell’importo della prestazione da erogare. Ad esempio per il Bonus psicologo le soglie sono 15 mila, 30 mila e 50 mila euro; per il Bonus Asilo si va da un minimo di 25 mila euro ad un massimo di 40 mila euro. Infine si va da 15 mila a 40 mila euro per l’assegno unico universale.

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