Non aprire quella porta! Cosa ti farà il ‘tecnico del Comune’

Una situazione apparentemente innocua può trasformarsi nella più tremenda delle avventure. Oggi succede anche questo. Purtroppo.

Quello che apparentemente si manifesta come un semplice intervento di manutenzione può trasformarsi nel giro di pochi minuti in ben altro. A farne le spese come sempre i cittadini, costretti a guardarsi intorno a ogni passo. La situazione peggiora di giorno in giorno, non c’è più pace per gli italiani, colpiti a più riprese nel quotidiano da una serie di eventi, concreti o potenziali che sempre più ne minano la stabilità e la tranquillità. Il rischio è concreto, la cronaca ci fornisce esempi su esempi in merito a esso.

Tecnico truffa
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Quello che può apparire come qualcosa di assolutamente usuale e di conseguenza, per cosi dire “normale” si trasforma d’improvviso in ben altro. Questo è il ritornello più sentito, forse al giorno d’oggi. Nella maggior parte dei casi, la situazione, che si tratti di apparente vantaggio, o che comunque rappresenta in qualche modo normale amministrazione, cambia d’improvviso e si tramuta nella più temibile delle possibilità. Il gioco, per cosi dire, del raggiro della truffa, viaggia ormai a ritmi spediti.

Le cronache quotidiane, sono ormai ricche di situazioni che si potrebbero definire “al limite”. Situazioni apparentemente innocue che di colpo si trasformano in qualcos’altro. I fatti ci raccontano che il cittadino, ormai, nemmeno più in casa propria può dirsi tranquillo. Quante volte abbiamo sentito di truffe orchestrate ai danni di anziani soli, situazioni in cui il malintenzionato di turno si finge ad esempio un operatore dell’azienda del gas o dell’energia elettrica per entrare in casa, oppure inventa qualsiasi escamotage per lo stesso motivo.

Ci rendiamo conto, benissimo che di questi tempi non si può fare affidamento praticamente su nulla. Leggiamo di continuo di malintenzionati che si presentano alla porta di anziani e anche meno anziani fingendosi amici di parenti e fanno richieste economiche anche molto importanti simulando situazioni di pericolo o di emergenza sanitaria. Gente senza alcuno scrupolo insomma, pronta ad approfittare dell’ingenuità e della buona fede dell’altro. Spesso però certe tecniche sono particolarmente studiate.

Si arriva ad esempio a compiere vere e proprie truffe approfittando di situazioni che alla vista appaiono assolutamente usuali. L’esempio presentatoci nei giorni scorsi dalle cronache è più che mai calzante. La visita di un tecnico comunale, cosi come il malintenzionato di turno, di fatto si è presentato, e la perfetta simulazione di un intervento alla caldaia. Il tutto conclusosi con regolare pagamento attraverso Pos. Peccato che proprio alla fine il malintenzionato ha calato l’asso, rovinando la giornata e non solo alla povera vittima in quesione.

La visita del tecnico è un incubo: la drammatica esperienza di un cittadino lombardo

Giovedì in tarda mattinata, mi stavo preparando per recarmi al lavoro perchè avevo il turno pomeridiano, quando mi hanno suonato al campanello di casa. Un uomo sui 35/40 anni, mi ha detto di essere l’incaricato del Comune per l’installazione dei rilevatori del gas. Mi ha chiesto se avessi letto l’avviso all’ingresso del condominio dove abito, in zona Stadio. Io lo avevo visto quel foglietto, ma non ci avevo dato bado più di tanto”. Questo il racconto dell’operaio, di fatto truffato, in Lombardia.

“Lui mi ha chiesto di vedere la caldaia – continua – il contatore del gas e mi ha detto che doveva installare per legge due rilevatori. Io di solito non sono uno che si lascia abbindolare, ma l’ho seguito in tutto per tutto, poi mi ha fatto pagare con il bancomat, e dopo aver digitato il Pin mi sono reso conto che non erano 79 euro come aveva detto a voce, bensì 796. Al che l’ho fatto presente e chiesto che annullassimo l’operazione, ma lui ha parlato di continuo ed ha inforcato la porta andandosene. Non so se sia riuscito a entrare anche in altri appartamenti”.

“Io non so che capacità abbiano queste persone – conclude la vittima – non sono certo definibile né sprovveduto, né anziano, ma è stato talmente convincente e la cifra iniziale non era elevata così mi sono fatto convincere, ora cercherò di recuperare i miei soldi. Ho scaricato dal sito dell’Adiconsum il modulo per riavere quanto pagato e so che debbo restituire i due rilevatori, spero che vada tutto a buon fine. Viviamo del nostro lavoro, mia moglie e io e quella cifra per noi è molto alta”. Il caso in questione non è certo l’unico. Di recente una situazione analoga è stata riscontrata in un’altra località italiana. Massima attenzione insomma e sempre attenti a quello che può succedere in casa nostra.

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