Alla scoperta dell’uva: proprietà, benefici e quando è meglio non consumarla

L’uva è un frutto dalle molteplici proprietà, che comporta diversi benefici ma presenta anche qualche controindicazione. Sveliamo ogni segreto.

Da settembre l’uva comincia ad essere protagonista delle nostre tavole ma quali sono i reali vantaggi del mangiare il frutto?

uva mangiarla
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L’uva si coltiva da più di quattromila anni ed è uno dei frutti più amati da grandi e piccini. Seppur non totalmente noti, i benefici dei chicchi verdi e rossi sono un vantaggio per la nostra salute, dal capelli alla pelle fino al tratto urinario. Numerose ricette contengono l’uva ma negli ultimi anni oltre alla varietà da tavola e quelle destinata alla vinificazione, il frutto viene utilizzato anche nella cosmesi e nella fito-terapia. Ne esistono circa 8 mila varietà accumunate da diverse proprietà nutritive tutte da scoprire. Non occorre dimenticare, però, che ci sono anche delle controindicazioni da conoscere soprattutto se si soffre di particolari patologie.

Uva, dai benefici alle controindicazioni

L’uva da tavola ha una quantità di zuccheri più alta rispetto a quella da vino. Contiene principalmente glucosio e fruttosio, di conseguenza è controindicata per i diabetici. Il mannosio (utile per combattere la cistite) è presente soprattutto nelle varietà dedicate alla vinificazione. Buono e dolce, il frutto ha un’azione energizzante, drenante, lassativa, mineralizzante. In più è antiossidante, ha un’azione anti-flogistica, depurativa e rigeneratrice nei confronti del sistema immunitario.

Tra le componenti nutrizionali citiamo l’80,3% di acqua, l‘1,5% di fibre alimentari, il 15,6% di glucidi, lo 0,5% di proteine, lo 0,1% di grassi con lo 0% di colesterolo e il 2% di sali minerali con manganese, potassio, fosforo, rame e ferro. In più, assicura un adeguato apporto di vitamine B 1 e 2 e di A, PP e C. L’uva nera ha più ferro non eme e una più alta presenza di antiossidanti. Quella bianca ha più minerali e acidi.

Nonostante queste importanti componenti nutrizionale, l’uva è sconsigliata per chi soffre di ulcera peptica, di infiammazione al colon e di disfunzione renale perché potrebbe peggiorare i sintomi. Attenzione, poi, alla somministrazione ai bambini sotto i 4 anni a causa della buccia e dei semini. L’effetto lassativo è utile per chi soffre di stitichezza ma abusarne significherebbe andare incontro a diarrea e dolori addominali. In gravidanza, poi, occorre ridurne il consumo per evitare il diabete gestazionale.

Un rapido excursus dei vantaggi

L’uva rinforza i capelli – utile anche un impacco – e migliora visibilmente la pelle essendo un efficace anti rughe. Inoltre depura il fegato aiutando nella rimozione delle tossine e nell’arresto dei radicali liberi. Controlla il colesterolo e protegge la salute degli occhi preservando la vista al pari di carote e mirtilli.

Combatte, poi, la neuropatia diabetica e la retinopatia essendo antinfiammatorio e antiossidante; è utile contro le allergie e la stipsi, migliora la circolazione sanguigna e protegge dalle malattie cardiache. Infine, tra i tanti benefici, contrasta l’insorgere del cancro grazie ai polifenoli.

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