Addio al Bonus 150 euro, per pochi spicci: chi non lo riceverà

Il Bonus 150 euro non arriverà a tutti i lavoratori. Ci sono delle condizioni da rispettare e bastano pochi euro per far perdere il diritto alla prestazione.

Chi attende l’aiuto del Governo potrà andare incontro ad una brutta sorpresa. Nella busta paga potrebbe non trovare il Bonus 150 euro.

Bonus 150 euro
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L’arrivo di un Bonus è atteso dagli italiani come una boccata di ossigeno in un mare di rincari. Il Governo si impegna su più fronti per sostenere i cittadini con diverse iniziative a cui, si spera, se ne aggiungeranno presto delle altre. L’inflazione, infatti, continua a salire e le tasche delle famiglie sono sempre più vuote. La prossima Legge di Bilancio dovrà fornire nuovi aiuti per ristabilizzare la situazione ma non sarà semplice per Giorgia Meloni e la maggioranza riuscire ad appianare tutte le varie problematiche. Ma ora concentriamoci su un aiuto previsto dall’ex esecutivo, il Bonus 150 euro una tantum. Un’erogazione che arriverà a tutti i percettori del Bonus 200 euro a condizione che rispettino un determinano requisito reddituale. Parliamo del limite di 20 mila euro con riferimento ai redditi del 2021. I lavoratori dipendenti, inoltre, dovranno soddisfare altre condizioni o rimarranno senza soldi.

Bonus 150 euro, chi rimarrà escluso dalla prestazione

I lavoratori dipendenti che non riceveranno il Bonus 150 euro sono tutti coloro che nel mese di novembre otterranno una retribuzione superiore a 1.538 euro. Un solo euro in più legato a straordinari, lavoro notturno o sussidi escluderà immediatamente dal diritto alla prestazione. Oltre al requisito dei 20 mila euro all’anno, dunque, si aggiunge la soglia dello stipendio di novembre. La liquidazione del Bonus, invece, spetterà in caso di azzeramento della busta paga o di sospensione dal lavoro per crisi aziendale o congedi.

Un’altra condizione dovrà essere soddisfatta per ricevere il Bonus. I dipendenti dovranno inviare al datore di lavoro l’autodichiarazione in cui attestano di non ricevere la stessa indennità da altri eventuali datori di lavoro, di soddisfare i requisiti e di non avere nel nucleo familiare un percettore di Reddito di Cittadinanza. Sebbene non ci sia un termine ultimo di inoltro è bene procedere il prima possibile in modo tale da ricevere i 150 euro già con la busta paga del mese in corso o al massimo a dicembre.

Come inoltrare la domanda di accesso

Il modulo può essere richiesto al proprio datore di lavoro oppure scaricato sul pc accedendo al portale dell’INPS tramite credenziali digitali. La sezione di riferimento è “Prestazioni e Servizi” all’interno della quale bisognerà entrare in “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” per poi selezionare la categoria di appartenenza. Ricordiamo, infine, che novembre sarà mese di erogazione del Bonus 150 euro anche per altri beneficiari come i lavoratori domestici, i percettori del Reddito di Cittadinanza, di NASPI, DIS-Coll e i disoccupati agricoli nonché i dottorandi e gli assegnisti di ricerca. Continua l’attesa, invece, per gli autonomi che stanno aspettando ancora il Bonus 200 euro. L’ipotesi è che i 350 euro verrà erogati in un’unica soluzione in base al momento dell’inoltro della domanda.

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