Se ti trasferisci 28 mila euro sono tuoi, senza nemmeno muoverti dall’Italia!

L’idea di un trasferimento potrebbe allertarvi se vi dicessimo che vale 28 mila euro? La proposta arriva da una bellissima località della nostra Italia.

Un lavoro in smartworking da 28 mila euro per impedire lo spopolamento di un territorio. Pronti a cambiare vita?

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Arriva un momento nella propria vita in cui ci si domanda se sia giunto il momento di cambiare, di trasferirsi e ricominciare tutto dall’inizio. Quando le giornate si susseguono uguali, i ritmi sono troppo incalzanti e il lavoro non soddisfa si potrebbe iniziare a pensare all’idea di un trasferimento. Senza uscire dall’Italia ma scegliendo un altro modo di vivere, caratterizzato da maggiore tranquillità. E dove se non in uno dei meravigliosi borghi che pullulano in Italia ma vanno verso lo spopolamento? Se in più il trasferimento dovesse essere sovvenzionato da 28 mila euro e un lavoro in smartworking non sarebbe giunto il momento di preparare le valigie? La proposta sta catturando l’attenzione di molti cittadini interessati al cambiamento ma soprattutto al sussidio economico.

Trasferimento con sussidio, scopriamo la proposta tutta italiana

Diverse regioni italiane erogano sussidi a fronte di un trasferimento in piccoli paesi e borghi a rischio spopolamento. E parliamo di località bellissime, dove il clima è mite, il mare è incantevole e la vita scorre tranquilla. Una di queste regioni, infatti, è la Sardegna. Diventando residente e acquistando un immobile si riceveranno fino a 15 mila euro di agevolazioni. Un risparmio notevole che vale anche per chi è residente nella Regione e si sposta in località minori.

La cifra raddoppia in Calabria arrivando a toccare i 28 mila euro tra bonus e sgravi fiscali. L’occasione potrebbe rivelarsi allettante per una famiglia con figli piccoli che intendono iniziare una nuova vita lontani dalla frenesia della citta. Per scoprire le condizioni basterà accedere ai portali delle Regioni e scoprire i bandi e le iniziative attivate dalle amministrazioni. Anche le regioni dell’Italia centrale erogano sussidi per invogliare al trasferimento in paesini collinari destinati allo spopolamento.

Pro e contro da valutare per una vita nuova

Prima di prendere la decisione di cambiare la propria vita è necessario valutare i pro e i contro di un eventuale trasferimento. Nello specifico occorrerà capire se si è disposti a rinunciare alle comodità della città, ai servizi a portata di mano e alla varietà della scelta per stabilirsi in un piccolo borgo dal piccolo centro storico, con pochi locali e vita mondana ristretta. Il silenzio e la quiete potrebbero essere pro per alcune persone mentre per altre a lungo andare potrebbe mancare la vita rumorosa di centri più grandi. Ricordiamo che la maggior parte delle proposte prevede che per ottenere l’agevolazione occorrerà rimanere residenti nella località per un minimo di anni, spesso cinque.

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