Israele: mossa a sorpresa, tensione alle stelle sui mercati

Alla luce dei recenti progressi delle Valute Digitali della Banca Centrale (CBDC) in tutto il mondo, il Comitato direttivo della Banca d’Israele ha descritto una proposta di emissione di un ipotetico shekel digitale chiamato “SHAKED”.

Si discute in queste ore di una ipotetica creazione ed emissione di “Shekel digitali” da parte del CBDC della Banca d’Israele.

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Lunedì la Banca centrale di Israele ha dichiarato di avere in programma l’introduzione di una moneta digitale della Banca centrale (CBDC), lo shekel digitale. Si allarga in questo modo la discussione inteorno a questi nuovi strumenti digitali, in aperta concorrenza con le criptovalute, le valute digitali decentralizzate classiche.

Per una rapida spiegazione sulle Valute Digitali della Banca centrale (CBDC e il loro potenziale impatto sull’economia e sui mercati delle criptovalute, leggi subito il nostro approfondimento:
“A (digital) euro today is (not) a euro tomorrow”: perchè le CBDC non saranno mai i nuovi contanti

La banca centrale ha reso note le giustificazioni plausibili per un’ipotetica futura emissione di CBDC in Israele.

Il Comitato direttivo della Banca d’Israele sulla possibile emissione di uno shekel digitale ha presentato la strategia per l’emissione di uno shekel digitale “SHAKED”. La nota giunge da un comunicato stampa del 17 aprile. Sebbene la scelta non sia ancora stata fatta, la banca centrale ha fornito diverse possibili giustificazioni per l’emissione di un CBDC.

La Banca d’Israele ha reso noti gli elementi che incoraggerebbero una futura decisione di emettere una CBDC. Tra questi, l’accettazione delle stablecoin, la concorrenza nel sistema di pagamento locale, l’emissione di CBDC da parte di altri Paesi, tra cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea, la diminuzione delle transazioni in contanti in Israele e i progressi tecnici nei pagamenti.

La possibilità di emettere valute digitali della banca centrale al dettaglio (CBDC) è stata recentemente studiata dalle banche centrali di Israele, Svezia e Norvegia. Questo all’interno nell’ambito dell’iniziativa “Icebreaker” gestita dall’Innovation Hub della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI). L’Autorità monetaria di Hong Kong e la Banca d’Israele hanno precedentemente collaborato a una sperimentazione per testare una nuova emissione di valuta digitale nel territorio.

Quadro di riferimento per la regolamentazione unificata delle criptovalute del G20

Utilizzando i CBDC, i Paesi del G20 stanno cercando di semplificare e ridurre i costi dei pagamenti transfrontalieri. Yoav Soffer, project manager del CBDC della Banca d’Israele, ha osservato che se verrà effettivamente creata un’infrastruttura mondiale, una moneta digitale emessa dalla Banca d’Israele migliorerà la capacità degli israeliani di inviare denaro oltre confine.

Sotto la presidenza indiana del G20, i Paesi stanno anche discutendo un quadro unificato per la regolamentazione delle criptovalute. Secondo il Ministro delle Finanze indiano Nirmala Sitharaman, tutti i Paesi hanno concordato un quadro uniforme per la gestione dei rischi legati alle criptovalute.

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